“As queer as a clockwork orange”, ovvero bella e sana fuori e “un po’ strana” dentro. Questa la dualità che sta alla base del protagonista del romanzo di Burgess, da cui è tratto il film del celebre cineasta Stanley Kubrick. Si tratta di uno dei capolavori della storia del cinema, probabilmente l’approccio “più pop” che si possa avere a Kubrick. Questo lungometraggio, oggetto di moltissimi studi ed altrettante citazioni e rimandi, ci interroga in maniera forte sulla nostra - presunta - normalità e lo fa anche attraverso un asincronismo musicale, cioè un fortissimo scollamento tra ciò che vediamo e ciò che ascoltiamo, ribaltando i canoni interpretativi della musica classica e d’opera, in particolare di Beethoven e Rossini.
Questa proiezione è parte della rassegna: Ludovico Technique: il cinema all’Opera
*film in lingua originale con sottotitolo in italiano