Koreeda Hirokazu è forse l’autore più importante del cinema giapponese contemporaneo. Nato documentarista, si è poi avvicinato al cinema di finzione con delicatezza, raccontando dapprima tematiche inerenti alla morte e all’elaborazione del lutto, poi concentrandosi sulle dinamiche famigliari e, infine, toccando temi (anche piuttosto spinosi) legati a problematiche presenti nella (spesso idilliaca solo nel cinema mainstream o nei manga/anime) società giapponese. Aruitemo aruitemo (Still Walking) fa parte della seconda categoria. È infatti una fotografia sincera (dai toni leggeri ma anche, sotto sotto, molto duri e realisti) della famiglia giapponese, composta da un mix di gentilezza e ipocrisia, accoglienza e invidia, gioia per le piccole cose e rancore verso accadimenti del passato. Se Koreeda è stato spesso accostato al cinema di Ozu Yasujirō, è per film come questo.
Questa proiezione è parte della rassegna:
Ludovico Technique: il cinema giapponese del nuovo millennio
*Film in lingua originale, con sottotitoli in italiano