Il Voto di castità di Dogma ‘95 trova piena applicazione in un film radicale e disturbante, che non concede nulla allo spettacolo e sfida ogni convenzione del cinema di consumo. Questa idea, che intreccia un approccio documentaristico e una sorta di vocazione situazionista, con gli attori coinvolti in lunghe improvvisazioni, appare come una intransigente critica alla produzione cinematografica industriale e al contempo sembra voler esplorare tutti i suoi stessi limiti. D’altra parte la vicenda racconta le azioni di un gruppo di persone che simula di avere gravi problemi mentali, una via di mezzo fra una setta e un gruppo rivoluzionario, e mostra come queste finiscano per infrangersi su quelle stesse sovrastrutture che vorrebbero superare o comunque contestare.
Questa proiezione è parte della rassegna:
*film in lingua originale con sottotitolo in italiano