Un racconto per immagini a cura di Gianpiero Mendini
Quando si parla di cinema giapponese spesso si pensa a storie minimaliste, zen, quantomeno poetiche e ispiratrici… oppure, al contrario, a mostri terribili, fantasmi spaventosi, gangster senza pietà. In realtà questi sono solo gli estremi di un mondo incredibilmente ampio e variegato, purtroppo a noi ancora adesso (2025!) per buona parte precluso a causa di una distribuzione abbastanza miope e poco lungimirante.
A partire dagli anni ’90 infatti (la decade degli ultimi film dei grandi maestri, da Kurosawa a Ōshima) il cinema giapponese fa i conti con un cambio generazionale importante che dona nuova linfa alle produzioni (sempre più indipendenti e meno legate alle major) e rinnova definitivamente uno status che alla fine degli anni ’80 sembrava dato per perduto. Nuovi autori, nuove autrici, nuove idee (idee che verranno spesso e volentieri saccheggiate dagli USA). Cercheremo di districarci in questo panorama così ricco seguendo un percorso cronologico che ci porterà dall’inizio di questa “new wave” fino ai giorni nostri, coadiuvati da brevi spezzoni tratti da film significativi e altro materiale.
Questo incontro è parte della rassegna:
Ludovico Technique: il cinema giapponese del nuovo millennio