Estate 1944. Attraverso peripezie, pericoli e strani incontri uno zelante graduato delle brigate nere, Primo Arcovazzi, “traduce” attraverso il centro Italia un eminente filosofo antifascista, che nella Roma ormai liberata dagli alleati, lo salverà dal linciaggio.
Una revisione della storia passata con sguardo dal basso, che si fa apprezzare per la caratterizzazione dei personaggi, tra i quali uno strepitoso Tognazzi che da conto delle meschinità e del grottesco del passato prossimo nazionale.