Il giudice Bonifazi indaga sulla morte di una giovane drogata e dirige i suoi sospetti sull’imprenditore Santenocito fascistoide, cialtrone e spregiudicato.
Straordinario confronto tra attori serviti da dialoghi efficaci e brillanti. Ne esce una riflessione sull’esercizio di potere, il complottismo, le speculazioni industriali, l’attualità politico economica dell’Italia dove vale solo la legge del profitto. Finale moralistico tutto al negativo.