Una storia che pare riproporre un classico triangolo amoroso, con due donne invaghite dello stesso uomo, prende una piega completamente diversa quando le due donne si incontrano. Ma questo è solo uno degli elementi che rendono grande questo gioiello della cinematografia sovietica (che pure per vent’anni è stato censurato): Kira Muratova, di origini familiari ebraiche, moldave e rumene, ma stabilitasi in Ucraina, è stata una delle autrici più significative della grande cinematografia sovietica; grazie alla sua maestria, l’osservazione delle vicende sentimentali dei protagonisti diventa un modo di guardare alla società sovietica di fine anni ‘60, in modo indiretto ma penetrante.
Questa proiezione è parte della rassegna: Ritratti di signora
*Film in lingua originale, con sottotitoli in italiano