Sono Alberto Brodesco, curatore e in-house critic per HarpoLab. Ho sempre amato il cinema dei freaks, i modi attraverso i quali una macchina da presa sceglie di avvicinarsi ai fenomeni da baraccone per raccontare l’attrazione/repulsione che proviamo verso un corpo diverso o difforme. Ne La donna scimmia Marco Ferreri costruisce una storia mirabile, dolce e amarissima, che sembra rivelare dei segreti, sulle relazioni uomo/donna, sui meccanismi di sfruttamento dei soggetti, e anche su una stagione incredibile del cinema italiano (c’è un Ugo Tognazzi al suo punto di massimo splendore attoriale).
Questa proiezione è parte della rassegna: Ti presento Harpolab