Yorgos Lanthimos (Atene, 1973) è uno degli autori cinematografici più interessanti del panorama internazionale. E se da alcuni anni si parla molto di lui e dei suoi film, per il curioso spunto narrativo di The Lobster (2015) prima, e per le più recenti produzioni ricche di figure appartenenti allo star system hollywoodiano come The Favourite (2018) e Poor Things (2023) o l’imminente Kind of Kindness (2024) poi, non va dimenticato che la sua emersione si deve a opere indipendenti che pure hanno catturato l’attenzione dei grandi festival, dove hanno raccolto onori e premi (uno su tutti, Un Certain Regard a Cannes a Kynodontas).
Ma che film sono i film alle origini del fenomeno Lanthimos? Innanzitutto dimenticatevi dei 35 milioni di budget di Poor Things: sono film fatti con pochi denari, scritti benissimo e direttamente collegati alla “vita precedente” dell’autore greco, che prima di passare al cinema si occupava di teatro sperimentale. E tuttavia, chi ama l’ultimo Lanthimos, non potrà non trovare affascinante il Lanthimos delle origini, per il medesimo insistere su un registro grottesco, su scenari perturbanti (decisamente più estremi rispetto a quanto visto più recentemente nel suo cinema), su un’intensità e una spigolosità narrative e formali, che da subito lo hanno fatto riconoscere come un autore di imponente personalità, dotato di una voce propria, coraggiosa e originale.