“Se dovessi trovare una definizione di «Newman» per il dizionario direi: «uno che si sforza troppo».” (Paul Newman)

Condannato fin dall’infanzia (la madre lo trattava come un oggetto di arredamento da mostrare con orgoglio) ad interpretare suo malgrado il ruolo di icona di bellezza maschile, Paul Newman ha percorso la sua lunga traiettoria professionale cercando di liberarsi da quel limitante e inaccettabile marchio attraverso l’accanita ricerca di ruoli che gli dessero la possibilità di mostrare l’anima sotto la superficie. Dal giovane e indomabile ribelle degli anni ’50 e ’60, fino ai dolenti personaggi maturi degli anni ‘80 e ’90, uno dei più celebri attori a livello mondiale ha contribuito a modificare il paradigma di divo della settima arte, traghettandolo dalla solidità degli attori tutti d’un pezzo dello Studio System hollywoodiano alla complessa fragilità degli interpreti del cinema contemporaneo.  Senza smettere mai “di imparare o di cercare di migliorare se stesso”.

Questa lezione è parte della rassegna: Ludovico Technique: Paul Newman