Commedia all’italiana è un binomio che può suonare piuttosto spregiativo. Come per altre cose all’italiana. Ed in effetti questa definizione, piuttosto ampia e generica, contempla anche prodotti che hanno rappresentato gradi decisamente bassi della cinematografia nazionale. Ma anche tra i più alti e sicuramente i più popolari. Film brillanti che incrociando satira e dramma hanno riflesso una parte della storia, del costume e del malcostume italiano.
Tra gli anni ’60 e ’70 una squadra di sceneggiatori, registi, attori ha dato vita ad una nutrita produzione cinematografica mossa da intenti morali, senza mai rinunciare al comico al patetico e al grottesco. Fondandosi sull’osservazione dei comportamenti e fenomeni socialmente diffusi, sulla rilettura della storia con occhi contemporanei, disincantati e cinici, sono approdati ad una denuncia moralistica dei misfatti sociali, che ha avuto una sua incidenza nei dibattiti di grande rilievo del paese.
Ecco quindi una breve rassegna per ripercorrere storia, autori, temi e trasformazioni di questa specificità nazionale.
Perché sì, ce lo meritiamo Alberto Sordi.